Fondamentale il nuovo testo della legge che regola i fondi pensione. Ma ancora più fondamentali saranno gli strumenti messi in campo dall’autorità di controllo (Covip) e dai cda degli istituzionali per attuarla.
Il settore ha visto un particolare fermento, questa estate, quando il dipartimento del Tesoro del Mef ha lanciato la consultazione sul recepimento della direttiva Ue Iorp 2, che ridisegna gli ESG dei fondi prevedendo “esplicitamente” nuove figure e funzioni accanto agli obblighi di trasparenza e «coinvolgimento» dei sottoscrittori.
Adesso sarà cruciale che la Covip declini in modo coerente la nuova normativa attraverso i propri regolamenti. Ma è auspicabile che, all’interno degli stessi fondi, si lavori alla formazione e informazione sul fronte ESG dei direttori e di tutto il Cda.
La strada verso questa nuova cultura della sostenibilità, però, può essere resa più agevole anche grazie agli Indici ESG che possono rivelarsi un modo efficiente di essere compliant con la normativa; sono di facile implementazione per fondo e gestori; sono verificabili in modo trasparente e quotidiano attraverso il confronto degli indici ESG con gli equivalenti “tradizionali” e, infine, hanno approccio uniforme all’ESG per tutto il patrimonio e in tutte le asset class.